...per me si va nell'eterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore... fecemi la divina potestate la somma sapienza e il primo amore... dinanzi a me non fuor cose create se non etterne... e io etterno duro... lasciate ogni speranza voi ch'entrate.
lunedì 7 dicembre 2009
Milano
Non ce la faccio più... per me vivere a Milano sta diventando sempre di più un peso, un boccone amaro da ingoiare ogni giorno, uno scendere a compromessi con il mio Io più recondito, con il mio Essere più naturale. Avrei bisogno di svegliarmi la mattina, aprire la finestra e ritrovarmi in mezzo a un bosco, con le montagne davanti, qualcosa del genere. Respirare aria tersa, gelida, frizzante. Avere freddo. Uscire e trovarmi da solo, in mezzo alla Natura, prendere l'auto ed andare in campagna. Invece non lo posso fare. E la cosa inizia veramente a pesarmi. Lo devo fare per tutta una serie di motivi, primo fra tutti che non ho ancora la possibilità di affrancarmi seriamente da tutto quello che era la mia vita precedente, dalla casa che ho da ormai 15 anni, dal lavoro, dai legami che ho e che sempre avrò con e in questa città. Sto facendo molta fatica. Spero che in qualche modo la situazione si evolva, spero in meglio, spero di essere in grado un giorno di poter veramente vivere come vorrei. Per ora occorre pazientare, ma per quanto ancora? Ai posteri l'ardua sentenza. Adesso cerco di gestire una specie di lince asiatica nel corpo di un siamese... animalaccio...
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......beh Teo.....non sai quanto ti capisca.......
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