giovedì 15 aprile 2010

Talento e metodo

Quando ad ognuno di noi tutti manca qualsiasi tipo di talento o quanto meno il talento che ha non gli è utile nella vita, cosa dovrebbe fare? A quali conclusioni dovrebbe giungere? Sono pienamente convinto che, come disse Thomas Alva Edison, eroe della adolescenza di mio padre, il genio sia per l'un per cento inspirazione e per il novantanove percento traspirazione, ma io non credo nemmeno di avere quella minima parte di talento che mi potrebbe servire ed in quanto a voglia di mettere giù la testa a traspirare siamo ben lontani da una seppur minima percentuale accettabile... Ma come posso fare per avere questa voglia di mettermi sotto per migliorare, per migliorare me stesso, per migliorare il mondo che ho attorno? Non credo di essere una cattiva persona, ho molte doti ma inutili nel mondo di oggi. La grinta non mi appartiene, o meglio, mi appartiene solo quando serve a poco o comunque serve in ambiti ben precisi, specificatamente lo sport. Non ho cattiveria, non ho voglia di emergere, mi crogiuolo nella bambagia che mi sono creato attorno e che non mi fa evolvere nemmeno di un passo. Ed oggi come oggi, in questo fottuto periodo della storia dell'umanità, senza voglia di emergere uno non va molto lontano. Non so più dove andare a sbattere la testa, mi sembra di rimanere sempre e perennemente fermo in un limbo che ritengo dorato ma che in realtà tanto dorato non è... Mi manca metodo in qualsiasi cosa io faccia, dalla minima cagata nei lavori di casa alle cose importanti nel lavoro. E senza metodo e senza talento dove voglio andare? Quanta amarezza questa sera. Quanta amarezza in questo periodo. Se non cambia qualcosa, quanta amarezza nei futuri post. Ai posteri l'ardua sentenza, si diceva un tempo. Così come si diceva che la notte porterà consiglio. Speriamo sia questo il caso. Buonanotte e buona vita a tutti