lunedì 4 aprile 2011

Compleanno e visione del futuro

Ecco, e poi viene come tutti gli anni il giorno del tuo compleanno. Quello che ti ha sempre reso triste e sempre ti ha ricordato che il tempo passa. Quest'anno sono 35. Quando avevo 20 anni e pensavo ai miei 35 avevo l'idea che giunto a questo traguardo la mia vita sarebbe già stata incanalata su di un determinato binario, con un determinato lavoro, con determinati traguardi già raggiunti. Non lo so, la classica vita di tutti, come quella di mio padre e mia madre, almeno fino ai fatidici 35. Ed invece eccoci qui, con un lavoro che non è un lavoro e che non mi permette di arrivare alla fine del mese, vivendo a Milano e sopportandola sempre di meno, con alcun tipo di visione del mio futuro e nella perenne speranza, ogni santo giorno che questa porca vita ci obbliga a vivere, di poter cambiare lavoro, città, vita e quant'altro tutto nello stesso tempo. Però ho Lara. Ho i miei fratelli (anche se una ha la varicella... :-D). Ho mio padre e Francesca. Ho i miei gatti, Isotta, Fiona. Gli amici. Ho un tetto tutto mio sotto cui dormire. Una casa tutta mia. La salute. Un lavoro, anche se poco, porco e sporco. Chi mi ammazza? La mia unica paura dovrebbe essere che il cielo mi possa cadere sulla testa. 100 di questi giorni, Matteo. E per una volta, buona vita a me!